
La recente pagina speciale del Sole 24 Ore dedicata al Fondo di Garanzia per le PMI conferma, ancora una volta, l’importanza di questo strumento per sostenere l’accesso al credito delle imprese italiane. In un contesto in cui la domanda di finanziamenti si è evoluta, non solo per scopi di investimento ma anche per esigenze di liquidità, il Fondo continua a rappresentare una leva decisiva per lo sviluppo del tessuto produttivo nazionale.
Oltre alle discussioni sulla polizza catastrofale “CatNat” e sui meccanismi di penalità/premialità per le banche, il dato di fondo è chiaro: il Fondo di Garanzia funziona e risponde a bisogni concreti delle imprese, contribuendo a stabilizzare il costo del capitale e a facilitare l’accesso a fonti di finanziamento.
Liquidità strategica, difensiva e investimenti: un mix sostenuto da più strumenti
Se durante la pandemia la priorità era garantire liquidità difensiva per coprire esigenze urgenti, oggi la situazione è più equilibrata. Accanto alla liquidità strategica, destinata a rafforzare la posizione di mercato, e ai finanziamenti per investimenti produttivi — la cui quota è salita dal 7% del periodo emergenziale a circa il 30% attuale — le imprese stanno adottando un approccio più articolato alle fonti di capitale.
Un ruolo crescente lo gioca il mix tra finanza bancaria tradizionale e strumenti agevolati (garanzie pubbliche, contributi a fondo perduto, crediti d’imposta e finanziamenti SIMEST). Questa combinazione permette di coprire esigenze a breve e medio termine, ridurre il costo medio del debito, migliorare la capacità di investimento e preservare la flessibilità finanziaria.
CatNat ed ESG: fattori premianti per banche e investitori
Nel nuovo scenario di valutazione creditizia, strumenti assicurativi come la polizza CatNat — che copre i danni da eventi catastrofali — stanno diventando indicatori di solidità aziendale. La loro presenza riduce il rischio percepito e può incidere positivamente sul pricing del finanziamento.
Ancora più rilevante è l’attenzione ai criteri ESG: le imprese che dimostrano impegni concreti su sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e governance trasparente ottengono rating più favorevoli. Questo si traduce in tassi più bassi e in tempi più rapidi di approvazione del credito, in linea con le direttive europee sulla finanza sostenibile e le strategie di allocazione del capitale delle banche.
I numeri chiave
Finanziamenti garantiti | 250 mld (2022) → 190 mld (2024) → 165 mld (2025) |
Garanzie attive | 124 miliardi – 2 milioni di domande approvate |
Tasso di escussione | 1,1% del totale |
Prestiti per investimenti | Dal 7% (periodo pandemico) al 30% attuale |
Quota liquidità strategica/difensiva | In aumento, sostenuta da mix di fonti |
Best practice per accedere a tassi migliori
• Integrare fonti di capitale bancarie e agevolate per ottimizzare il costo complessivo.
• Implementare un piano ESG concreto e documentato.
• Valutare coperture assicurative come la polizza CatNat per ridurre il rischio percepito.
• Strutturare piani di liquidità separando esigenze difensive da quelle strategiche.
• Mantenere un dialogo proattivo con gli istituti di credito, fornendo report finanziari aggiornati.
Logos Advisory supporta le imprese nell’analisi del fabbisogno finanziario, nella definizione del mix ottimale di strumenti e nella gestione delle pratiche per l’accesso a finanza agevolata e bancaria, con un approccio integrato e orientato ai risultati.